Molto più che una semplice attività fisica, lo yoga è una disciplina funzionale e profonda, adatta a qualsiasi età e fisicità, finalizzata a donare al corpo e all’anima calma, energia e forza.
a cura di Francesca Pavesi

Se hai sempre pensato che praticare lo yoga significhi dover imparare posizioni complicatissime, con spaccate alla Heather Parisi, inarcamenti da acrobata e gambe incastrate dietro alla testa stile contorsionista, ti diamo una buona notizia: lo yoga non è questo!
E ci siamo fatti spiegare perché da Antonella Gandolfo Ravetta, dinamica insegnante di Yoga, di origini italiane ma nata e cresciuta a Lugano, fondatrice di Kali Yoga che, grazie a un approccio innovativo a questa disciplina, è riuscita ad avvicinare allo yoga moltissime donne, che mai avrebbero pensato di riuscire a praticare ma soprattutto di trovare in questa attività un beneficio per il corpo e per la mente.“Sono sempre stata molto sportiva e così, nel 2002, ho deciso di avvicinarmi anche a questa disciplina, ma poco dopo sono rimasta incinta – Antonella è oggi mamma di 3 splendidi ragazzi – e quindi ho dovuto archiviare la pratica fino al 2013, quando ho ripreso in mano il tappetino.
Per oltre 3 anni il mio modo di praticare yoga è stato principalmente “fisico”, mi piacevano le posizioni proposte e le persone con cui condividevo la pratica, ma, con il tempo, pratica dopo pratica, ho cominciato a comprendere che quello fisico era solo uno, e forse anche il più superficiale, degli aspetti di questa disciplina, che in realtà va molto più nel profondo; ho cominciato a prendere sempre più confidenza con il mio corpo, a riconoscere i miei limiti e le mie capacità, ma soprattutto a prendere coscienza che lo yoga era molto di più di un’attività fisica: attraverso la respirazione profonda, ho scoperto, infatti, che era un profondo calmante per la mente e allo stesso tempo una preziosa fonte di forza, energia, vitalità.

Inutile dire che da lì non ho più smesso. Durante la pandemia lo yoga è stato il mio supporto giornaliero, e poi ho cominciato a seguire anche io delle formazioni per raggiungere il massimo livello di insegnamento. E sono giunta a comprendere che, anche se non tutte le posizioni sono accessibili a tutti, lo yoga è invece per tutti. E nessuno deve scoraggiarsi. Non tutti, infatti, abbiamo lo stesso fisico: c’è chi ha una facilità scheletrica, o una configurazione delle spalle, del bacino o delle anche particolare; chi inizia tardi e non ha più l’elasticità o la muscolatura, ma questo non impedisce a nessuno di godere del beneficio principale di questa disciplina millenaria: calmare la mente e imparare ad usare il nostro respiro come fonte di calma, forza, energia.
Non è un caso che nei primi libri di yoga si parli solo di giovani seduti e di asceti che meditano dalla mattina alla sera, nessuno fa la spaccata, nessuno fa strane acrobazie!
Non è un caso che lo yoga non si faccia in palestra, ma in sale senza alcuna specchiera in cui guardarsi, ad esempio, durante le mie lezioni mostro ogni posizione in tre modalità diverse, dalla più facile alla più difficile e poi faccio la prima, proprio per dimostrare che il beneficio c’è comunque ed è legato al respiro. È questo il messaggio che, con i miei corsi, voglio trasmettere alle persone, partendo proprio dal mio esempio: sportiva, mamma di tre figli, che non ha praticato per tanti anni e poi ha ripreso, con mille impegni, eppure appassionata di yoga, perché grazie ad esso la sua mente si è calmata”.
UN’ESPERIENZA INCLUSIVA A 360°
Proprio seguendo questa filosofia che vede la pratica dello yoga come esperienza totalizzante, capace di regalare benessere a tutta la persona, Antonella nel tempo ha ampliato e diversificato la sua proposta, affiancando ai corsi “classici” in città e alle domeniche introspettive (3 ore di full immersion per ricaricarsi in vista dell’inizio di una nuova settimana!), anche delle settimane lontano da tutto e da tutti, per vivere la pratica ogni ora del giorno, accompagnandola ad altri momenti di convivialità e condivisione, come il pranzo, la cena, i canti serali, le passeggiate.
“L’idea è nata quasi per gioco da un’amica, Saadia, di origini marocchine, con una grande casa a Essaouira, nel cuore della Medina e una grande passione: la cucina. È lei che mi ha proposto di unire le nostre due passioni in un viaggio esperienziale, un vero e proprio ritiro di 5 giorni, con 4 amiche, con cui abbiamo condiviso
ogni momento della giornata. L’esperimento è andato talmente bene che l’anno dopo lo abbiamo riproposto, ancora a Essaouira, ma in una villa più grande, dove, immerse nella quiete e nel silenzio, abbiamo praticato, cantato mantra, ricaricato le energie, ripreso contatto con il nostro corpo, imparato a respirare.

Ma anche a cucinare gli splendidi piatti vegani e vegetariani di Saadia. Credo che una volta all’anno sia un’esperienza necessaria, per prendersi del tempo per sé stesse, lontano dalle incombenze che la routine quotidiana ci impone, cogliendo l’occasione per viaggiare, per assaporare nuovi gusti, per conoscere nuove persone, combattere quella fragilità che purtroppo vedo ancora in tante donne e portarsi dietro un ricordo che ci accompagni e ci dia forza per tutto il resto dell’anno”.
Per il futuro prossimo Antonella ha già in cantiere mille altre idee, tra cui lavorare su se stessa per aumentare la sua preparazione come insegnante, e proseguire ovviamente con i suoi corsi: “Mi piacerebbe allungare l’esperienza in Marocco da 5 a 7 giorni, così da dedicare gli ultimi due a una vera visita alla città con Saadia come guida, e aggiungere un’altra settimana all’anno di ritiro in una location diversa, magari meno esclusiva e di lusso rispetto al Marocco, per venire incontro a esigenze diverse, economiche e di tempo, e dare così la possibilità a più persone di vivere questa esperienza”.
Per informazioni e prenotazioni:
Centro in equilibrioVia Molinazzo 4/a, Viganello – Lugano
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