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Happy Hour



Che sia un semplice calice di vino con due olive al tavolino di un bar, uno spritz al bancone del locale più trendy della città o una birra ghiacciata sul divano di casa, il rito dell’happy hour piace a tutti, a ogni età. Il perché è semplice. Nella testa di ciascuno di noi happy hour è sinonimo di relax, libertà, antistress. E poco importa che sia nato come trovata pubblicitaria nel mondo anglosassone per cercare di attirare clienti dopo il lavoro, offrendo per un’ora (l’ora felice per l’appunto!) cocktail e bevande alcoliche a un prezzo scontato; che ancor oggi ci sia chi preferisce un aperitivo più classico o, al contrario, l’alternativa più modaiola dell’apericena; o che ultimamente sia stato affiancato dallo smart drinking a distanza, per brindare con gli amici in video chat. L’happy hour, comunque venga interpretato e vissuto, qualunque cosa si beva e ovunque ci si trovi, è un ottimo toccasana che ci aiuta a staccare la spina e a liberare la mente dopo il lavoro o una giornata pesante, regalandoci un momento di relax e benessere da condividere con chi ci vuole bene: gli amici, la migliore amica, la dolce metà. Del resto, da sempre, un bicchiere di vino e una risata non sono forse uno dei segreti della felicità? E allora che Happy hour sia!

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