top of page

ITINERARI SECRETS - la Venezia segreta



La rubrica “Itinerari Secrets” nasce dalla collaborazione tra Good Living e le Guide Secrets, progetto

digitale che racconta i migliori indirizzi del territorio, esclusivamente selezionati e fotografati da persone del luogo, che rappresentano un’eccellenza sia dal punto di vista estetico che culinario. Luoghi instagrammabili, radicati nella storia e nella tradizione, che sanno essere allo stesso tempo aperti al futuro, dove è possibile vivere emozioni uniche. Ristoranti, bistro e cantine segrete dove le cose buone di una volta incontrano sapori gourmet, dimore storiche, ville e palazzi che hanno fatto la storia, hotel e Relais & Chateaux punto di riferimento dell’ospitalità internazionale, sino agli atelier e alle botteghe di artigianalità̀ artistica ed eno-gastronomia dove nascono opere d’arte e prodotti unici al mondo. Veneto Secrets, nato nel 2017, e Lombardia Secrets, progetto appena lanciato, nascono dall’idea di due imprenditrici Alice Alessandrini, con esperienza decennale a Milano nel campo del marketing strategico per vari talent e brand, e Lavinia Colonna Preti, con esperienza ventennale nella comunicazione internazionale per alcuni tra i maggiori marchi lifestyle e lusso al mondo, con la vision di creare guide esperienziali “secrets” in tutte le principali Regioni d’Italia.


tra DIMORE STORICHE e ATELIER ARTISTICI

Venezia, prossima a festeggiare i suoi primi, maestosi 1600 anni di storia, è una città che va

vissuta, non visitata: ama nascondere le sue bellezze dietro ai portoni dei palazzi sul canal

grande, tra i roseti dei suoi giardini segreti…e svelarle solo a chi è pronto a rispettarne la

storia millenaria, assaggiare con lentezza la sua dolce vita e coglierne i profumi ed i sapori da

viaggiatore curioso. una città che ha forgiato il suo carattere nella culla della Serenissima, la

repubblica più lunga e duratura della storia dell’uomo che le ha permesso, soprattutto dalla

metà del ‘500 in poi, di usare la ricchezza accumulata con i commerci d’oriente per veder fiorire

la sua produzione artistica e culturale.

andiamo alla scoperta di un itinerario “segreto” che vi farà conoscere alcuni dei segreti meglio

custoditi di Venezia: come visitare i palazzi veneziani ancora abitati dalla stessa famiglia che li

ha costruiti, pranzare tra le mura delle residenze d’epoca dove hanno lavorato gli artisti più

importanti, da Vivaldi a Manet, dal Canova a Tiziano, e fare shopping nei negozi e atelier storici che

hanno reso possibile il tramandarsi nei secoli di lavorazioni uniche al mondo.


Partendo dalla Stazione di Santa Lucia, nascosta in un bel palazzo a Santa Croce, incontriamo la Tessitura Luigi Bevilacqua, l’unica che ancora crea, con telai originali in legno del ‘700, preziosi tessuti richiesti, per la loro unicità e bellezza, dai palazzi, regge e dimore (dalla Casa Bianca al Kremlino) e dalle case di moda più famosi al mondo. Per rendersi conto della loro preziosità basti pensare che ad un telaio lavorano anche due tessitrici in contemporanea con una resa di “soli” 30 cm al giorno. Una visita alla piccola manifattura ci racconta, tra fitti telai e una miriade di tessuti multicolore, il legame di Venezia con la seta, l’Oriente ed i traffici che la hanno resa grande, un

patrimonio di inestimabile valore testimoniato da un archivio storico di famiglia composto da migliaia di disegni che abbracciano tutte le epoche e gli stili.

I velluti, broccati, damaschi e rasi della Tessitura, oltre che dar vita a meravigliose borse acquistabili nello store, si possono ammirare nei palazzi e nelle chiese più belle di Venezia come la Basilica di Santa Maria della Salute o Palazzo Papadopoli, oggi sede dell’hotel Aman Venice.

Ed è proprio questo meraviglioso palazzo la prossima meta del nostro itinerario.



Aman Venice, il Luxury Resort cornice delle storie d’amore più famose, da George Clooney e Amal, sino a Cindy Crawford e Rande, è ancora di proprietà e abitato dalla nobile famiglia Savoia-Arrivabene. La contessa Bianca di Savoia Aosta e il conte Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga sono grandi appassionati d’arte, lei ambassador della celebre casa d’aste Christie’s e lui designer di raffinati oggetti in vetro di Murano, legno, vermeille, agata, cristallo di rocca, ispirati ai più preziosi manufatti artistici della sua casata.

Aman non si può assolutamente definire un albergo, quanto una casa di “sole” 24 camere, di cui gli ospiti sono incoraggiati a viverne ogni angolo in totale relax, dalle sale lounge affrescate dal Tiepolo, alla biblioteca, sino all’altana con una meravigliosa vista sulla città, liberi di scegliere dove e quando fare colazione, pranzare, cenare o godersi un brunch domenicale. Il vero lusso non è forse assecondare i propri tempi e diletti senza porsi dei limiti?


Lo splendido Palazzo Papadopoli fu costruito nel 1550 dalla famiglia di mercanti Coccina e quindi venduto alla famiglia Tiepolo, una delle più illustri della Serenissima (non collegata a quella dei celebri pittori), nel 1745. Nel 1864 fu acquistato dai conti Papadopoli che affidarono all’architetto Michelangelo Guggenheim una ricca ristrutturazione del palazzo secondo la moda Rococò di allora. Alla fine del XIX secolo il palazzo fu quindi portato in dote da Vera Papadopoli Aldobrandini per il suo matrimonio con Giberto Arrivabene.


Il ristorante concept Arva, che si avvale della consulenza del celebre chef altoatesino Norbert Niederkofler al fianco dell’executive chef Dario Ossola, offre un menù molto raffinato che reinterpreta, ça va sans dire con grande creatività, la cucina veneta. Si può scegliere di pranzare

nel bellissimo giardino, aperto da maggio ad ottobre, in uno dei tavolini affacciati sul Canal Grande, o cenare nella Sala da Ballo, nel tavolo d’angolo vicino alla finestra panoramica per godersi il tramonto prima che faccia buio. Oppure potete rilassarvi al Bar, ispirato a Lord Byron, dove si possono gustare i deliziosi e scenografici signature cocktail a base di Gin o Whisky con release uniche come il Macallan fuori produzione, o il celebre Golden Martini preparato con vodka contenente minuscole foglie d’oro 24kt da accompagnare a sfiziosi cicchetti veneziani.




Il nostro viaggio prosegue quindi verso il Ponte di Rialto. Qui non si può non fare una pausa al medievale Fondaco dei Tedeschi rinato shopping center e polo dell’eno-gastronomia di qualità grazie all’imponente restauro ad opera di due archi-star: lo studio Oma di Rem Koolhaas e la Jamie Fobert Architects che si è occupata degli interiors. Fondaco dei Tedeschi si apre attorno ad una spettacolare corte centrale su cui si affacciano quattro piani dedicati alle grandi maison di moda da Valentino a Bottega Veneta, ma anche al meglio delle creazioni artigiane del territorio, dall’arte vetraria di Murano alle calzature fatte a mano. E la pausa caffè va fatta assolutamente da AMO, originale locale frutto della collaborazione tra i fratelli Alajmo e il designer Philippe Starck.



Se lo shopping vi ha messo fame, a 5 minuti da Rialto trovate un indirizzo segreto della Venezia gourmet, amatissimo da artisti e celebrities. Parliamo della piccola Osteria da Riccardo, celebre per la sua atmosfera conviviale, l’eccellenza assoluta della materia prima e il genio della sregolatezza che appartiene al suo titolare, Riccardo Volpe, veneziano d’adozione, che in questo locale ha concentrato tutta la sua esperienza, e di certo la sua non è stata una vita qualsiasi. La sua idea del cibo, così come della vita, è semplice e schietta: una cucina che punta tutto sul sapore dell’ingrediente principale di un piatto, ravvivato dall’uso di spezie e accostamenti inediti che non stravolgono il sapore originario bensì lo esaltano.

Ovviamente con un oste così, come avrete già capito, non si può che bere davvero bene. Braccio destro di Riccardo è, infatti, Marco, sommelier AIS professionista dal 2001, che si dedica a una costante ricerca di eccellenze da proporre ai clienti, soprattutto piccoli produttori e etichette naturali provenienti dal Veneto, dal Friuli Venezia Giulia e dal Piemonte.



Nelle vicinanze troviamo un altro “segreto”, la Corte di Gabriela, una delle “corte sconte” più belle di Venezia, nonché l’unica struttura della città ad aver ottenuto il Certificato Europeo di Hotel Eco-Sostenibile grazie al fatto che tutto è studiato in un’ottica green che non danneggia il fragile eco-sistema lagunare. Oltre ai meravigliosi e originali interni che sposano l’Ottocento veneziano con il design internazionale, l’hotel offre una delle colazioni più romantiche del Veneto: preparata proprio dal titolare Gian Luca in persona che, abile chef, trasforma la suggestiva corte interna in una pasticceria in stile parigino con tanto di cloche che nascondono prelibate torte fatte in casa e ogni ghiottoneria dolce e salata.

Mentre la sera prende vita il raffinato cocktail bar, dove non manca mai la musica d’atmosfera, spesso suonata dal vivo.



La passeggiata continua in zona San Marco dove troviamo un altro dei templi gourmet di Venezia, lo Chat Qui Rit creato da Giovanni Mozzato, ristoratore con un’enorme passione per il buon cibo e il buon vino, padrone di casa attento e charmant, con il sogno di dar vita a un “salotto” del gusto, un’oasi di pace e tranquillità fatta di una cucina di alto livello basata su materie prime freschissime e possibilmente locali e pensata per sentirsi a casa ad ogni ora del giorno.

Il locale conquista anche per l’eccellente carta dei vini: sono oltre 450 le etichette in continua evoluzione, molte anche al calice, che Giovanni seleziona personalmente tra grandi produttori (notevole la scelta di bollicine!) e piccole realtà, come Tenuta Villa Bellini nella Valpolicella veronese o l’Azienda Agricola Monte dei Ragni a Fiumane di Verona, ma anche di birre artigianali italiane, tra cui Cà Foresto e Barbaforte, che ama consigliare agli ospiti, insieme ai suoi sommelier, alimentando il piacevole spirito conviviale che si respira nel locale.



Cambiamo sestriere e da veri veneziani prendiamo uno dei cosiddetti “traghetti”, ovvero le gondole che offrono i passaggi da una riva all’altra del Canal Grande come quello che parte da San Tomà o Santa Maria del Giglio, quest’ultimo perfetto per andare a Dorsoduro e Punta della Dogana.


Qui troviamo un’altra pietra miliare per conoscere il mondo dell’alta artigianalità veneziano. Si tratta della Bottega Cini, dove si possono acquistare le creazioni di alcuni tra i più celebri artigiani di Venezia come i gioielli di Marisa Convento, l’impiraressa (infilatrice di perle) più famosa dell’isola che lavora esclusivamente con perline di conteria vintage (ormai introvabili perché non più prodotte da tempo) e con perle gioiello realizzate a mano da artisti del vetro di Murano, ma anche l’arte profumatoria di The Merchant of Venice, le creazioni in vetro di NasonMoretti o di Ercole Moretti, le edizioni limitate delle case editrici Marsilio, Lineadacqua e dell’antica cartiera artigiana Toscolano 1381, o le sculture di Giancarlo Franco Tramontin.

E arriviamo quindi ad un altro famoso palazzo, a pochi minuti da Punta della Dogana e la Peggy Guggenheim Collection, appartenuto alla famiglia Genovese e oggi sede del Sina Centurion Palace.

Il nome trae ispirazione dal più colto imperatore dell’antica Roma, Adriano, e Antinoo, il suo amante, celebre per la leggendaria bellezza, in quanto durante i lavori di restauro del palazzo è stata trovata una rara moneta che raffigurava proprio il profilo di Antinoo. Ispirata dalla leggenda che avvolge il giovane bitino, icona del culto del Bello, la proprietà dell’hotel ha deciso di dedicare proprio a lui il ristorante e il lounge bar del design hotel. Anche il nome Centurion Palace ricorda le origini culturali romane della storia di Venezia; una tela, opera di Francesco Polazzo, che rappresenta il Cristo con un centurione, militare romano incaricato del comando di una centuria, è conservata, infatti, nella vicina chiesa di San Trovaso.

Parte dei Small Luxury Hotels of the World, il Sina si distingue dagli altre 5 stelle della Laguna per gli interni di design contemporaneo che, grazie al talento dell’architetto Guido Ciompi, si fondono perfettamente con lo stile neogotico del palazzo.



Altro indirizzo segreto a pochi passi dalla Basilica della Salute è Ca’ Maria Adele. Basterebbe dire che è stata insignita più volte di riconoscimenti internazionali come hotel più romantico al mondo o per la stanza più sexy del pianeta. Regno di Alessio e Nicola Campa, oltre alla bellezza dell’interior, che cambia stagionalmente con allestimenti a tema sempre nuovi, il boutique hotel è diventato tra i preferiti del bel mondo internazionale grazie a un servizio d’altri tempi pronto ad esaudire ogni desiderio. Anche la colazione è una coccola unica: completamente à la carte con una mise en place degna di un re, si può scegliere la sera prima non solo cosa mangiare ma anche dove consumarla.



Il nostro itinerario si conclude tra i segreti di una delle isole più affascinanti che compone la laguna di Venezia: si tratta di San Giorgio Maggiore, anticamente chiamata “l’isola dei cipressi”. Situata proprio di fronte a San Marco, un tempo vi sorgevano un mulino, di proprietà del Doge, vigneti e orti rigogliosi che servivano di prodotti freschi i mercati e le locande di Venezia. Protagonista di opere magnifiche tra cui le celebri vedute del Canaletto o di Monet, che la ritrasse al crepuscolo, l’isola diventò sede di un importante monastero benedettino ma deve senza dubbio la sua fama all’omonima basilica rinascimentale progettata dal Palladio. Qui nel 1951, con grande spirito visionario, Vittorio Cini decide di collocare l’omonima Fondazione dedicata al figlio Giorgio, improvvisamente scomparso in un incidente aereo a Cannes. La Fondazione Cini, primo esempio italiano di istituzione umanistica creata in un periodo storico in cui scienza e tecnica erano assolute protagoniste del dibattito culturale nazionale, si è fatta carico del recupero e della conservazione dell’immenso patrimonio artistico e storico che caratterizza l’isola. Centro studi, spazio di ricerca e di confronto, la Fondazione è diventata nel tempo un’istituzione culturale multidisciplinare di rilievo internazionale stimolando un turismo virtuoso sull’isola attraverso la creazione di un sistema di accoglienza e di servizi ad hoc, gestiti da D’Uva, che prevedono ben quattro emozionanti itinerari video guidati.

La visita completa inizia con la salita sul Campanile di San Giorgio che, con i suoi 75 metri di altezza, offre una veduta panoramica davvero ineguagliabile sulla città e sulla laguna. Da qui si passa al complesso monumentale sede della Fondazione con la sua straordinaria Biblioteca storica, che insieme alla Marciana è la più importante di Venezia, dove sono conservati manoscritti Quattrocenteschi e codici miniati dei monaci benedettini oltre a una ricchissima collezione di volumi di storia dell’arte. I due magnifici chiostri interni al convento e l’imponente scalinata, disegnata sempre dal Longhena, preludono a un’altra meraviglia: il Labirinto Borges, affascinante ricostruzione del giardino-labirinto costruito dall’architetto Randoll Coate in onore dello scrittore

argentino. Il labirinto, lungo 1150 metri, è composto da 3250 piante di bosso che riproducono il nome di Borges e rappresenta uno dei temi centrali dell’immaginario dell’autore. Ispirato al racconto “Il giardino dei sentieri che si biforcano” del 1941, visto dall’alto il giardino-labirinto

ha la forma di un libro aperto dove, su un corrimano, gli ipovedenti (Borges morì cieco) possono orientarsi verso l’uscita e, nel contempo, leggere il racconto. All’interno del “bosco” della Fondazione Cini si trovano anche le Vatican Chapels, dieci cappelle progettate da altrettanti architetti internazionali per la Biennale Arte 2018, e una selezione di opere originali di artisti come Carsten Höller, Julião Sarmento e Marina Abramović che costellano il giardino trasformandolo in un vero padiglione all’aperto. Tutte le video guide funzionano con la tecnologia touch capace di creare un’esperienza davvero unica per il visitatore.

Per un break gourmet è possibile sostare al San Giorgio Cafè: con un poetico affaccio sul porticciolo dell’isola, il Cafè è perfetto per una colazione veloce, un pranzo sfizioso o un aperitivo davvero romantico con vista su uno degli skyline più fotografati al mondo.


INDIRIZZI UTILI


Tessitura Luigi Bevilacqua

S. Croce 1320, Venezia

+39 041 721566


Aman Venice

Calle Tiepolo Baiamonte 1364

30125 Sestiere San Polo, Venezia

+39 041 2707333


Amo, T Fondaco dei Tedeschi by DFS

San Marco 5556, Venezia

+39 041 2412823


Osteria Da Riccardo

Calle dell’Oca 4426, Venezia

+39 041 2412731


Corte di Gabriela

San Marco 3836, Venezia

+39 041 5235077


Chat Qui Rit

Calle Tron San Marco 1131, Venezia

+39 041 5229086


Bottega Cini

Dorsoduro 862, Venezia


Antinoo’s Lounge & Restaurant

@ Sina Centurion Palace

Dorsoduro 173, Venezia

+39 041 34281


Ca Maria Adele

Dorsoduro 111, Venezia

+39 041 5203078


Fondazione Cini Onlus

Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

+39 041 2710211


San Giorgio Cafè

Isola di San Giorgio Maggiore 3, Venezia

+39 041 2683332

907 visualizzazioni

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page