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Una nuova cosmetica Ecodermocompatibile

Una nuova cosmetica Ecodermocompatibile

Una concezione innovativa di cosmetica che si prende cura della pelle e, insieme, dell'ambiente, coniata dalla dottoressa Pucci Romano, dermatologa, che ci ha guidati alla scoperta di questo nuovo approccio a una bellezza sostenibile.



Napoletana di origine ma romana di adozione, la dottoressa Pucci Romano è dermatologa, docente di Tecniche Dermatologiche Applicate alla Cosmetologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e Presidente di Skineco, l’Associazione Internazionale di Ecodermatologia da lei fondata nel 2008 insieme alla collega e amica Riccarda Serri.

Sentirla parlare della pelle – che lei considera a tutti gli effetti un organo vivo e non solo un involucro passivo – è non solo affascinante, per l’entusiasmo e la passione che riesce a trasmettere, ma molto educativo, perché ci porta a riflettere su temi di estrema attualità che ci toccano tutti da molto vicino.

“La pelle è un organo affascinante e che non finisce mai di stupire: è la spia di quello che ci succede dentro e del nostro stato di salute, è il primo contatto con il mondo esterno ed è la sede delle emozioni, ci protegge dal dolore, dal fuoco, dal freddo, in una contaminazione complessa tra organismo e ambiente esterno. Oggi questi concetti – salute, benessere, sostenibilità, ambiente – sono tra loro strettamente interconnessi e non possono più prescindere l’uno dall’altro. Io stessa negli anni ho approfondito in modo scientifico gli studi sulla pelle, allargando via via il mio interesse ai temi dell’ambiente, dell’alimentazione e delle tossicità cutanee legate alle cure oncologiche. Ed è proprio a seguito di questi studi che ho fondato, in largo anticipo sui tempi, Skineco e sono diventata Responsabile di un Ambulatorio presso l’Ospedale San Camillo di Roma dedicato alle malattie oncologiche, uno tra i pochi in Italia specializzati su questo target di pazienti. Questo approccio multifattoriale nei confronti della pelle è fondamentale anche nell’industria della cosmesi, dove purtroppo ad oggi c’è ancora spesso poca competenza e troppa superficialità nella formulazione: accanto a formulatori, chimici, addetti al marketing dovrebbe invece esserci sempre anche un dermatologo che, conoscendo la pelle, le sue caratteristiche, le criticità, i fattori che impattano sulla sua salute, possa guidare le aziende nella formulazione di prodotti salutari, per l’uomo e per l’ambiente, per garantire in equilibrio tutto l’ecosistema”.

Per spiegare questo concetto la dottoressa ha coniato il termine “ecodermocompatibilità”: quello che fa male alla pelle fa male anche all’ambiente e viceversa e dunque è di fondamentale importanza, quando si parla di prodotti cosmetici, poter valutare sia l’impatto ambientale sia l’interazione con la pelle.

“Già da tempo moltissimi studi scientifici hanno dimostrato ad esempio come i filtri delle creme solari abbiano letteralmente distrutto la barriera corallina delle Hawaii, rendendo i coralli ermafroditi per via di alcune sostanze – dette perturbatori endocrini – che interferiscono con le attività ormonali. Dagli organismi marini l’attenzione si è presto spostata sull’uomo: pensiamo a quanti bambini impomatiamo con sostanze che penetrano nella pelle nel giro di poche ore e si riversano al contempo nel mare. Ecco allora che si capisce come la sostenibilità oggi vada necessariamente declinata anche alla cosmetica, che solo apparentemente può sembrare qualcosa di futile, ma che in realtà ha moltpelici implicazioni e per questo deve assolutamente essere di qualità, lungo tutta la filiera, partendo dalla composizione fino al packaging. Fortunatamente, il regolamento europeo 1223/2009, vigente in tutta l’Unione dal 2013, è molto stringente: i prodotti cosmetici immessi in commercio sul nostro territorio non sono tossici e presentano profili tossicologici rassicuranti”.



COME CAPIRE DUNQUE LA BONTÀ DI UN PRODOTTO COSMETICO?

“Bisognerebbe saper interpretare correttamente l’INCI ossia la lista degli ingredienti presenti in un cosmetico e riportati, in ordine decrescente di concentrazione (ndr. per quegli ingredienti presenti in concentrazione ≥ all’1%), sul packaging.

Il cosmetico eco-dermocompatibile sarà quello privo di petrolati, siliconi, PEG, cessori di formaldeide, ammine, EDTA, fenoli, triclosan, trimonium e dimonium.

Il linguaggio non è dei più semplici (gli elementi che sono frutto di sintesi chimica, sono scritti in inglese e/o con codici numerici, mentre sono indicati in latino gli estratti botanici se presenti...) ma oggi vengono in aiuto diverse app e siti specializzati, come appunto Skineco, che possono guidare in questa conoscenza. E poi c’è un vero e proprio movimento di sensibilizzazione e divulgazione, diffuso soprattutto tra i giovani, che stanno dimostrando un interesse sempre più spinto verso queste tematiche. Io stessa spendo molto tempo sui social, con video in cui parlo di questi argomenti e se ad oggi ho più di 60mila followers è evidente che il tema interessi e un certo tipo di comunicazione funzioni.

Anche perché, quando si intraprende questo percorso, difficilmente poi si torna indietro: è un percorso verso qualcosa di etico e del resto il termine stesso cosmetica non richiama forse questa parola?”



COME PRENDERSI CURA DI QUESTO ORGANO COSÌ PREZIOSO IN QUESTA STAGIONE FREDDA?

“La pelle è l’organo più grande del nostro corpo ed è sensibile alle variazioni ambientali.

Dopo la lunga stagione calda e l’arrivo dei primi freddi, la pelle ha bisogno di essere idratata tantissimo. E di essere protetta dagli agenti atmosferici che la possono irritare.

“In questo periodo le mosse importanti sono: esfoliazione/detersione, idratazione ed azione emolliente, in combinazione con una dieta varia, equilibrata, fatta di ingredienti stagionali, e con integratori alimentari di elevata qualità. Grazie al supporto degli integratori è possibile focalizzarsi sull’assunzione di omega 3, 6 e 9 – che tutelano le membrane cellulari proteggendole dai fenomeni irritativi – e sul sostegno che ci arriva dalla supplementazione con acido ialuronico in formulazioni altamente biodisponibili, vitamina C (che favorisce la sintesi del collagene), vitamina E, vitamine del gruppo B, cheratina e rame - rispettivamente che rinforzano i capelli e rallentano l’incanutimento - senza tralasciare inoltre silicio, selenio e zolfo organico.”


Pucci Romano, MD

Specialista in Dermatologia

Presidente SKINECO

Associazione Internazionale di EcoDermatologia

@pucciromano / @skineco


Presidente Board Scientifico

IL CORPO RITROVATO

Ricerca e studi per l’accudimento dermo cosmetologico del paziente oncologico


Nel caso di parere medico, questo parere non ha valenza di consulto medico. Il consulto via e-mail è una modalità parziale e insufficiente perché non può sostituire il colloquio, la visita e l’esame diretto della documentazione.

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