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Diego Dominguez



Il segreto della felicità? Affrontare la vita come una partita di rugby! E se il consiglio arriva direttamente da Diego Dominguez, l’ultimo grande mediano di apertura della nazionale italiana, detentore del record di punti segnati con la maglia azzurra e quarto marcatore di sempre al mondo, non può che essere un saggio consiglio.

Lo raggiungiamo al telefono in Argentina, suo paese natale e buen retiro quando sente il bisogno di staccare la spina e ritrovare la giusta armonia. Una tenuta a 1.300 mt di altezza dove alleva animali e coltiva un grande orto con frutta, ortaggi e legumi «un posto speciale dove ritrovo il contatto con la natura, qui ospito gli amici ma presto sarà aperto a chiunque desideri un po’ di quiete e di ristoro vivendo immerso nell’affascinante paesaggio argentino».


Diego Dominguez è praticamente una leggenda vivente del rugby mondiale e la nostra chiacchierata non può che partire proprio da lì. E se chiedi cosa rappresenta per lui questo sport, con il garbo che lo ha sempre contraddistinto dentro e fuori dal campo, parla senza esitazione «Nobiltà, lealtà, rispetto dell’avversario, spirito di sacrificio, altruismo, gioco di squadra, determinazione, coraggio, disciplina: sono solo alcuni dei valori che fanno parte del codice genetico del rugby e coinvolgono tutti coloro che amano questo sport – dai giocatori ai tecnici, dai dirigenti ai tifosi in tutti i paesi del mondo e a qualsiasi livello».

«Il rugby non è solo uno sport bensì è una filosofia di vita. Sul campo da gioco si va avanti passando la palla indietro al compagno che deve essere sempre pronto alle tue spalle per sostenerti e aiutarti. Un esempio di umiltà, di altruismo e di estrema fiducia. Il rugby è uno stile di vita, che ci insegna a come superare gli ostacoli. Per arrivare a far meta, occorre che tutta la squadra sia pronta ad avanzare compatta in totale sintonia e affronti avversari altrettanto agguerriti. Il rugby è l’unico sport che non si può giocare da soli; sia in attacco che in difesa devi per forza legarti al compagno accanto a te per difendere la linea».


A chi osserva che il rugby sia uno sport violento Dominguez dà un’altra grande lezione «proprio perché si tratta di uno sport così fisico è necessario che ciascun giocatore senta profondamente in sé il senso della disciplina, dell’autocontrollo e del rispetto reciproco. E’ l’insieme di queste qualità che sviluppa lo spirito di cameratismo e il senso di fair play; tradizioni e virtù antiche, che sono resistite col passare degli anni e sono ancora ben radicate a tutti i livelli di pratica del gioco. Perché il rugby non è solo un magnifico sport, ma anche una straordinaria scuola di vita in grado di dare ai ragazzi il senso di una più civile convivenza e integrazione sociale. Sono convinto che fino ai 16 anni di età il rugby sia lo sport in assoluto più formativo».


Durante le partite gli scontri sono sempre durissimi, ma al fischio finale tutto si dimentica e rimane solo il riconoscimento di come ti sei comportato in campo, indipendentemente che tu abbia vinto o perso. E’ il terzo tempo, un momento che nessun altro sport può far vivere. È un momento di integrazione e di confronto in amicizia, dove il rispetto per l’avversario si trasforma in una convivialità condivisa da tutti attorno allo stesso tavolo.

Da tempo Diego Dominguez è impegnato in numerosi progetti di inclusione sociale attraverso il coinvolgimento dei giovani nello sport e da 11 anni organizza il Diego Dominguez Rugby Camp, l’unico camp gratuito in Europa che ogni estate ospita 50 ragazzi per introdurli a questo sport, alla sua pratica e ai suoi valori.

E prima di salutarlo, cariche della positiva energia che è riuscito a trasmetterci anche solo con le parole, non possiamo evitare di chiedergli cosa sia per lui il good living.


«L’ho iniziato a mettere in pratica quando ho smesso di giocare. Per me good living significa qualità della vita, senso del valore civico a favore degli altri, educazione allo stare bene e in forma per poter fare quello che piace – come viaggiare o leggere o cucinare – sempre però con un atteggiamento di rispetto verso ciò che si incontra e si conosce. Good living è una filosofia di vita da raccontare, ma soprattutto da mettere in pratica, dando il buon esempio. Se ognuno adottasse questo leit motif non potrebbe che migliorare la vita di tutti!

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