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La seconda vita di Giorgia

La seconda vita di Giorgia

35 anni, una laurea in Scienze della Formazione, una grande vitalità e un’altrettanta grande mission: essere ogni giorno testimonial anti-droga tra i ragazzi e i loro genitori.



Ribelli, insicuri, incoscienti, convinti di essere invincibili e attratti da nuove esperienze. Come la droga, che promette di spezzare la noia e il conformismo e di amplificare il divertimento. Se se ne prende poca, poi, non può certo fare male. Deve aver pensato così anche Giorgia – una ragazza come tante altre, una famiglia solida e molto unita alle spalle, lo studio, gli amici, un fidanzato – quando, a 17 anni, una sera ha assunto mezza pastiglia di ecstasy. Solo mezza. Ma che ha rischiato di costarle la vita. Qualche ora dopo, era in ospedale in coma epatico e si è salvata solo grazie a un trapianto di fegato. Oggi, riconquistata la sua vita di giovane donna bellissima e attivissima, Giorgia ha deciso di usare la sua esperienza per mettere in guardia i ragazzi dall’uso di droghe. Lo fa raccontando la sua storia, ogni giorno, a centinaia di ragazzi in giro per l’Italia, con conferenze e incontri emozionanti ed emotivamente molto forti: “Nell’adolescenza ci sentiamo invincibili, pensiamo che le tragedie succedano solo agli altri.

Anche io ero convinta di avere il mondo in mano, di poter gestire la mia vita, ma non è andata così.

Ho rischiato di buttarla via, la mia vita”. Inizialmente era il papà Mario a girare nelle scuole per raccontare la storia di Giorgia, poi lei decide di seguirlo, parlando ai ragazzi con parole che arrivano dritte al cuore, senza prediche, senza timore del giudizio altrui, semplicemente raccontando la sua storia e il suo dolore. “È fondamentale, innanzitutto, che i giovani abbiano le informazioni corrette.

Ma anche i genitori hanno bisogno d’aiuto: tutti pensano che il drogato sia sempre figlio degli altri. Quando il danno è fatto, un genitore si trova distrutto davanti alla propria impotenza”.





Giorgia ha pubblicato due libri (Io non smetto! e Vuoi trasgredire? Non farti!) e su di lei è stato prodotto anche un docufilm dal titolo Giorgia vive.

“Ho imparato a mie spese che siamo esseri meravigliosamente imperfetti: possiamo sbagliare, ma non dobbiamo giudicarci troppo. Quello che possiamo fare è cercare di trasformare gli errori in qualcosa di produttivo e pulito, scegliendoci ogni giorno. Dal momento in cui ho avuto una seconda opportunità, ho deciso di trasformare la mia esperienza in una lezione di vita”.

E noi la ringraziamo per questo.

www.giorgiabenusiglio.it

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