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I VINI DI Rosso di Sara

Come scegliere i vini per l’estate

Le mie 10 proposte da degustare nella stagione più calda dell’anno.

a cura di Sara Carmignola - @Rosso_di_Sara


Chi lo dice che d’estate si bevono solo vini bianchi? Personalmente mi comporto come durante tutto l’anno: scelgo le varietà che prediligo, con gradazioni alcoliche più basse (ma dipende molto da cosa mangio), e preferisco vini che si prestano a essere raffreddati o, nel caso dei rossi, anche solo rinfrescati.

Il mondo è pieno zeppo di vitigni, di vini, di produttori e di etichette. Bando quindi alle restrizioni, e scegliamo sempre quello che ci piace.

Nel frattempo, però, vi suggerisco una piccola rosa di dieci referenze che, secondo me, potrebbero essere una piacevole scoperta quando — nelle sere in piazza o in terrazza (adoro mangiare all’esterno), in montagna o al mare, da soli o in compagnia — abbiamo voglia di provare nuove freschezze, nuove possibilità di abbinamento e, perché no, nuove passioni enoiche.


SELEZIONE VINI ROSSI

• Fermavento 2022, Romagna Doc Sangiovese Superiore, GIOVANNA MADONIA. Sangiovese in purezza allegro e intenso, sapido e persistente, da abbinare a carni crude, stufate, alla brace, pesci saporiti e verdure elaborate. Da dosare la temperatura, mai esagerare con il raffrescamento.


• Río Albo 2022, Valpolicella Classico Doc, CA’ RUGATE. Mi piace il Valpolicella Classico perché come dico sempre, mi lascia capire com un produttore imposta i suoi vini. È un vino bello, fresco, versatile, sempre pronto per stupirci. Da avere sempre in cantina.


• Scampato 2020, Salina IGP, CARAVAGLIO.

I vini di Salina sono pezzi di cuore per me, solari e minerali, sempre con il sole dentro. Questo è un Corinto in purezza che va degustato con primi e secondi a base di carne e formaggi stagionati. Fresco è una delizia.


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SELEZIONE VINI ROSATI

• Hiera’, Terre Siciliane Igp, CARLO HAUNER. Calabrese, Alicante e Nocera insieme per un vino rosato dalla personalità scoppiettante. Si abbina bene a tutti i piatti di pesce, che siano a base di pomodoro, fritti o bolliti. Io lo bevo anche con carni leggere e verdure.


• Bolla Galeotta 2023, Syrah Rosato Frizzante Toscana IgT Metodo Ancestrale, FABRIZIO DIONISIO. Una bolla fantastica di syrah in purezza, vinificato con metodo ancestrale. Mi piace sia come aperitivo che binata a pietanze diverse, perché è alquanto grintosa.



SELEZIONE VINI BIANCHI

• Fiorile 2024, Romagna Albana Doc secco, FONDO SAN GIUSEPPE. Che bella questa Albana, è elegante e schietta, come la sua terra. Negli ultimi anni ne sto assaggiando di eccezionali, questa merita una menzione particolare. Si abbina a tutta la cucina estiva.


• Le Vaglie 2024, Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico, SANTA BARBARA - STEFANO ANTONUCCI. L’ho scoperto in questi giorni al mare, a cena, in un bagno di Milano Marittina. Un Verdicchio intenso e persistente, fresco e intrigante, molto versatile.


• Karagnanj 2023, Vermentino di Gallura Docg Superiore, TENUTE TONDINI. Aromatico ed elegante, questo vermentino in purezza si abbina a tutti i piatti della cucina estiva, anche ai più saporiti. Incarna sapori e colori della terra che lo produce.


• Limne 2021, Lugana Doc, TENUTA ROVEGLIA. Un vino molto versatile, proprio come tipologia: merito della turbiana in purezza da cui deriva, in particolare da vigne che hanno dai 25 ai 35 anni di età. Si abbina a tutto, senza problemi. Noi veronesi il Lugana lo beviamo molto volentieri.


• Lessini Durello Doc Metodo Classico Riserva 36 mesi Dosaggio Zero, SANDRO DE BRUNO. Che bolla straordinaria questa, prodotta con il 90% di Durella, vitigno diffuso nei Monti Lessini, tra le province di Verona e Vicenza, e con il 10% di Pinot bianco. Minerale e salino, si abbina anche a piatti di carne, tanto è lungo e persistente alla beva.



Vi svelo un segreto: se a Ferragosto mi invitaste a mangiare un brasato o un cotechino, porterei con me un Amarone o un Barolo. Probabilmente li rinfrescherei per qualche minuto, ma non rinuncerei mai a un corretto abbinamento per motivi stagionali.

Questo per dire che provare vini che non si conoscono è sempre un ottimo allenamento, ma poi vale sempre la pena di favorire il nostro gusto, la nostra sensibilità, la nostra esperienza.Uscire, insomma, dagli schemi, osare e approfondire il nostro stile personale.

Ne vale la pena.



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