Che cos'è il Daikon, ortaggio di origine asiatica
Chiamato anche ravanello cinese, giapponese o invernale, per il sapore pungente che lo ricorda, questo ortaggio originario dell’oriente, ricco di nutrienti e virtù terapeutiche, si sta diffondendo sempre più anche in Europa e in Italia.
Il daikon è un ortaggio di origine asiatica che da alcuni anni ha fatto la sua comparsa anche sulle tavole europee e italiane. Il suo aspetto ricorda quello di una grossa carota bianca, ma in realtà si tratta di una radice appartenente alla stessa famiglia di verze e cavoli, le Brassicaceae, con foglie simile a quelle delle rape. È una vera fonte di nutrienti: oltre ad essere ricco di minerali come calcio, potassio, magnesio, ferro, fosforo, e di vitamina C, vitamine del gruppo B e fibre, il daikon aiuta, infatti, a bruciare i grassi grazie alla sua capacità di metabolizzarli. Non a caso in Giappone, dove è molto utilizzato, viene servito in abbinamento alle tempure e ai fritti in genere, ed è molto indicato nelle diete dimagranti come “bruciagrassi” naturale. Possiede anche virtù disintossicanti, antigonfiore, diuretiche, detossinanti e drenanti, ed è quindi consigliato a chi vuole combattere la ritenzione idrica e la cellulite. Per di più, non è un ortaggio molto calorico perché contiene solo 15 calorie ogni 100 grammi.
Come consumarlo e dove acquistarlo
Esistono diverse varietà di daikon, ma la più nota è l’Aokubi daikon che ha la forma di una gigantesca carota, di circa 20-35 di lunghezza, e di 5-10 cm di diametro. ll daikon fresco agisce sui grassi superficiali, quelli visibili. Si può comprare abbastanza facilmente nei negozi di alimenti naturali e nei supermercati più forniti. Il suo sapore ricorda molto quello del ravanello. La sommità della radice è dolce e adatta a essere mangiata cruda, grattugiata o a scaglie; la parte bassa ha un sapore più intenso e piccante che è meglio cuocere a vapore e poi saltare in padella, oppure cuocere al forno, da sola o con altre verdure, e condita con olio extravergine d’oliva e erbe aromatiche. Una volta acquistato, va conservato in un posto asciutto e fresco per un paio di settimane. Il daikon secco, invece, lavora sui grassi profondi, quelli che nel tempo si depositano negli organi riducendone la funzionalità. La radice essiccata va fatta rinvenire in acqua tiepida prima dell’uso; si acquista nelle erboristerie e nei negozi di alimenti etnici e macrobiotici. In Giappone si ritiene che il daikon secco bruci soprattutto i grassi intorno al cuore e al fegato.
Le nostre ricette
Può essere un ottimo contorno per i piatti di pesce e l’ingrediente in più per zuppe e minestre.
Si abbina bene a cereali, legumi e verdure e in commercio si trova anche sotto forma di insalata in barattolo, tagliato a julienne e fermentato con acidulato di umeboshi (un condimento giapponese a base di prugne salate). La leggera fermentazione lattica riduce il sapore piccante e dona preziosi enzimi che favoriscono la digestione.
SPAGHETTI DI ZUCCHINE E DAIKON CON POMODORINI E PESTO
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
2 Zucchine piccole | 2 Daikon piccoli
Per il pesto
1 cucchiaino di semi di zucca decorticati | 1 cucchiaino di semi di girasole | 1 cucchiaino di lievito di birra in scaglie | 1 mazzetto di prezzemolo fresco | Sale q.b. | Olio extravergine d’oliva q.b.
Per il condimento a base di pomodori
6-7 pomodorini datterini | 1 scalogno | 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva | Sale q.b.
Preparazione
Versate nel frullatore i semi di girasole, quelli di zucca e il lievito alimentare. Unite il prezzemolo tritato e il sale. Azionate il frullatore e versate a filo l’olio. Dovrete ottenere un pesto grezzo. Lavate le zucchine e con l’apposito attrezzo riducetele in spaghetti. In una padella fate soffriggere lo scalogno tritato con un cucchiaio d’olio. Unite i pomodori tagliati a spicchi e fateli cuocere fino a quando non si saranno appassiti. Regolate di sale. Unite ai pomodori gli spaghetti di zucchine e fateli insaporire per qualche minuto. Aggiungete il pesto di prezzemolo e semi e cuocete ancora per qualche istante. Impiattate gli spaghetti di zucchine e servite immediatamente.
INSALATA DI DAIKON E GAMBERI
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
12 gamberi | 80 g di daikon | 100 g di carote | Succo e scorza di un limone | Olio extravergine
q.b | Basilico q.b | Semi di papavero q.b | Sale q.b
Per la maionese al wasabi
1 tuorlo | 10 g di aceto di riso | 2 g di pasta wasabi | 80 g di olio di semi di arachide | Sale fino q.b.
Preparazione
Per la realizzazione di questa ricetta i gamberi devono essere abbattuti. Togliete il carapace e le zampe, staccate la coda e rimuovete il filamento dal dorso. Una volta puliti metteteli dentro una ciotola e conditeli con l’olio d’oliva, il sale, il basilico, la scorsa di limone e il suo succo. Devono marinare a temperatura ambiente per circa 30 minuti. Occupatevi quindi della maionese al wasabi: nel bicchiere alto del mixer versate il tuorlo d’uovo. Salate, unite l’aceto di riso, la pasta di wasabi e aggiungete metà dose di olio di semi. Iniziate a emulsionare tutto con il frullatore ad immersione aggiungendo anche la quantità d’olio rimasta. Frullate il tempo necessario per ottenere una salsa cremosa e spumosa. Ora preparate le verdure: lavate, pelate le carote e con lo stesso pelaverdure ritagliate delle fettine sottili di carote. Sovrapponetele una sopra l’altra, quindi ripiegatele in due e poi tagliatele a julienne. Per preservare il colore vivo delle carote ponetele in un colino immerso in una ciotola con acqua e ghiaccio. Ripetete lo stesso procedimento per il daikon (prediligendo la parte alta che è più dolce): pelatelo e poi ritagliatelo a fettine molto sottili con il pelaverdure quindi sovrapponete le fettine una sopra l’altra per poi ritagliare a julienne. Unite il daikon nella ciotola con acqua e ghiaccio. Trasferite le verdure in una ciotola, conditele con sale e olio di oliva. Tutto è pronto per servire: prendete un piatto di portata e ponete al centro un coppapasta, inserite all’interno uno strato di verdure aggiungete poi i gamberi ed estraete il coppapasta con delicatezza. Guarnite il piatto con la maionese al wasabi e i semi di papavero.
Comments