ESTATE A TAVOLA, 10 falsi miti da sfatare
- alessia175
- 4 ago
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Dal gelato come alternativa al pranzo all’anguria per dissetarsi, non sempre ciò che crediamo sia light e salutare, in realtà è veramente amico del nostro benessere e della linea. Come ci spiega la dottoressa emiliana giusti, medico dietologo specialista in scienze dell’alimentazione, divulgatrice scientifica, autrice di due best seller sulla nutrizione e ideatrice dell’app combiyou.
Con l’arrivo dell’estate, si sa, l’ansia da “prova costume” si fa sentire un po’ per tutti, a qualsiasi età. Il caldo da un lato e la voglia di sentirsi più leggeri, asciutti e in forma dall’altro, ci spingono a rivedere le nostre abitudini alimentari, prediligendo piatti più freschi, dal gelato alle classiche insalatone, a bere di più, a saltare qualche pasto, a mangiare più frutta.
Eppure non sempre queste scelte sono quelle corrette per dimagrire o restare leggeri, tanto che, come ci spiega la dottoressa Giusti, negli ultimi anni l’estate è diventata proprio la stagione in cui le persone tendono a prendere peso anziché perderlo.
“Perché si esce di più per un aperitivo o una birra con gli amici, perché magari si va in vacanza in posti come villaggi o crociere con formule all inclusive in cui la cucina è aperta h24 e perché si crede che alcuni alimenti e bevande siano light e invece non lo sono proprio o non del tutto”.
ECCO ALLORA UN DECALOGO DI ERRORI DA EVITARE PER IMPARARE A PORTARE IN TAVOLA GUSTO, LEGGEREZZA E SALUTE NEI MESI PIÙ CALDI
Combinare male i pasti.
Mischiare troppi alimenti in un’insalatona: “mais, pomodori, tonno, uova, mozzarella, misticanza è un insieme tutt’altro che dietetico, oltre tutto rischia di gonfiare e di essere più difficilmente digeribile. Meglio optare per delle verdure diuretiche come il ravanello, la rucola, il porro o la cipolla, della misticanza, un solo alimento proteico, dei grassi buoni e l’olio extravergine d’oliva: in questo modo avremo sempre un’insalata saziante, diuretica, che stimola il metabolismo con la proteina giusta ma nello stesso tempo che non appesantisce dal punto di vista della digestione”.
Abbinare ai piatti freddi salse industriali.
Scegliere i cibi conservati sotto sale.
Usare cibi già pronti in busta.
Utilizzare i sottaceti addizionati di zucchero, come quelli in agrodolce.
Mangiare frutta fuori pasto più volte al giorno. “L’esempio più tipico è l’anguria, che molti reputano light perché fatta solo di acqua. Per dissetarsi basta bere dell’acqua, perché comunque la frutta contiene anche zuccheri. Lo stesso vale per le centrifughe e gli estratti di frutta, che non sono sostitutivi dell’acqua perché anzi, viene tolta la fibra alla frutta e resta invece lo zucchero”.
Bere bibite zuccherate o gasate per dissetarsi. “In alternativa all’acqua, per cambiare gusto, si possono provare il carcadè, ossia l’ibisco, dal piacevole retrogusto fruttato, da addizionare con della buccia di limone e delle fettine di zenzero; oppure succo di limone e foglie di menta fresca, o, ancora dei ghiaccioli fatti in casa con succo o frullato di frutta fresca”.
Accompagnare l’aperitivo con zuccheri e carboidrati in eccesso. “Se già l’alcol contiene la sua quota di zucchero, non abbiniamo patatine, focaccine, taralli, meglio optare per olive nere, noci, due fette di buon prosciutto o dei pistacchi”.
Saltare i pasti. “È assolutamente controproducente perché si rischia poi di arrivare affamati al momento della cena e di avventarsi quindi sul cibo in modo sbagliato. Inoltre esiste anche la cosiddetta azione dinamico-specifica degli alimenti, che bruciano calorie quando mangiamo e che, invece, viene a mancare se saltiamo. In questo contesto rientra anche il tema del gelato come sostituito del pranzo: in estate si può fare, magari con della granella di nocciole o mandorle. Il problema del gelato non è tanto l’alimento in sé, bensì il fatto che dopo due ore si abbia di nuovo fame e quindi si rischi di mangiare fuori pasto o di arrivare affamati a cena. Per cui il mio consiglio è quello di mangiare prima una bella insalata, ricca di fibre e condita con olio d’oliva, che non solo ci sazia ma va anche a rallentare e l’assorbimento degli zuccheri”.
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